Paruresis, sindrome della
vescica timida(o shy bladder syndrome), urofobia, sono tutti termini usati
per indicare una condizione di ansia che il soggetto affettone
prova quando tenta di urinare in
presenza di altre persone o su mezzi di trasporto.
E' esattamente una fobia
sociale, un disordine psicologico che blocca il sistema urinario in
situazioni che il soggetto vede con stress ma che in realtà costituiscono
un normale strumento per il fabbisogno fisico di ognuno. Questa fobia si
presenta con vari gradi di severità, che partono da una difficoltà evidente
ed elevata nell' urinare in luoghi pubblici (talvolta persino quando sono
presenti estranei in casa ), a una
impossibilità totale.
Esitare ad urinare in un
bagno pubblico ha poco a che fare con la paruresis, che invece porta il
soggetto ad una situazione di panico, nervosismo eccessivo, palpitazioni e
disorientamento. Insomma in determinate occasioni la visione della realtà
è, potremmo dire, distorta da una serie di fattori: ad esempio il fatto
stesso di non trovarsi comodamente nel bagno di casa porta comunque ad un
senso di
generico disadattamento alla situazione generale; il timore di
essere osservati dalle persone che si trovano ad urinare e di quelle che potrebbero arrivare; ancora pure la paura di essere criticati per il fatto
stesso di non poter riuscire nell’ atto, inibisce (come in un circolo
mentale vizioso) il paruretico.
Il desiderio di privacy è così alto che
il semplice timore di essere visti urinare impedisce l’ atto
medesimo: per il paruretico questa è una funzione del proprio corpo troppo
personale per poter essere anche minimamente condivisa con un estraneo. In
tali condizioni, la presenza di un conoscente non fa che aumentare lo
stress nel paruretico, che avrà ancora più interesse a non essere mal visto
da qualcuno che conosce personalmente e rispetto al quale il timore di non
riuscire ad urinare crea maggior stato di ansia. Così diventa tipico
comportamento del paruretico il tentaivo di arginare il problema con
alcuni accorgimenti, come ad esempio urinare il più possibile a casa e
sempre prima di uscire, o diminuire la quantità di liquidi assunti in
giornata,
o ancora diminuire il numero di ore da dedicare ad attività sociali (ad
esempio rifiutando inviti
a lungo termine).
Per quanto possa sembrare
buffa, la situazione del paruretico non è per niente felice. A causa di
tutti gli ostacoli che
deve superare ogni giorno, nelle varie situazioni per lui
ansiogene, ne deriva automaticamente condizionata la vita sociale. La prima
delle conseguenza è che il paruretico tende ad evitare (con dolore e
sofferenza) molte esperienze di vita e a limitare il tempo suo disponibile
alla vita sociale esterna, influenzando in questo modo negativamente la
propria vita. Da qui il passo per la depressione e l' ansia non è
lunghissimo. Malgrado l'alto numero di sofferenti, il problema sembra
alquanto sconosciuto, probabilmente per la sua natura imbarazzante e
spesso per l’ idea di essere gli unici a soffrirne.
Il tipico comportamento del
paruretico con esigenza di urinare presso un bagno pubblico è quello di
sperare di non trovare nessuno, se ciò non accadesse nasconderebbe il suo
disagio recandosi al lavello e dopo essersi lavato le mani se ne esce,
sentendosi avvilito e con il pensiero fisso del bisogno di urinare. Se
invece per sua fortuna non dovesse trovare nessuno, entrerà in bagno e
cercherà di sbrigarsi prima che venga qualcuno ( questa fretta però non fa
che aumentare l'ansia e può compromettere la minzione).
Ti riconosci in questo
comportamento? Allora d'ora innanzi inizia a pensare che non sei più solo,
ma che come te ce ne siamo tanti altri. |