Paruresis.it

luogo d'incontro per chi soffre di vescica timida!

Paruresis, sindrome della vescica timida(o shy bladder syndrome), urofobia, sono tutti termini usati per indicare una condizione di ansia che il soggetto affettone prova quando tenta di urinare in presenza di altre persone o su mezzi di trasporto.

E' esattamente una fobia sociale, un disordine psicologico che blocca il sistema urinario in situazioni che il soggetto vede con stress ma che in realtà costituiscono un normale strumento per il fabbisogno fisico di ognuno. Questa fobia si presenta con vari gradi di severità, che partono da una difficoltà evidente ed elevata nell' urinare in luoghi pubblici (talvolta persino quando sono presenti estranei in casa ), a una impossibilità totale.

Esitare ad urinare in un bagno pubblico ha poco a che fare con la paruresis, che invece porta il soggetto ad una situazione di panico, nervosismo eccessivo, palpitazioni e disorientamento. Insomma in determinate occasioni la visione della realtà è, potremmo dire, distorta da una serie di fattori: ad esempio il fatto stesso di non trovarsi comodamente nel bagno di casa porta comunque ad un senso di generico disadattamento alla situazione generale; il timore di essere osservati dalle persone che si trovano ad urinare e di quelle che potrebbero arrivare; ancora pure la paura di essere criticati per il fatto stesso di non poter riuscire nell' atto, inibisce (come in un circolo mentale vizioso) il paruretico.

Il desiderio di privacy è così alto che il semplice timore di essere visti urinare impedisce l' atto medesimo: per il paruretico questa è una funzione del proprio corpo troppo personale per poter essere anche minimamente condivisa con un estraneo. In tali condizioni, la presenza di un conoscente non fa che aumentare lo stress nel paruretico, che avrà ancora più interesse a non essere mal visto da qualcuno che conosce personalmente e rispetto al quale il timore di non riuscire ad urinare crea maggior stato di ansia. Così diventa tipico comportamento del paruretico il tentaivo di arginare il problema con alcuni accorgimenti, come ad esempio urinare il più possibile a casa e sempre prima di uscire, o diminuire la quantità di liquidi assunti in giornata, o ancora diminuire il numero di ore da dedicare ad attività sociali (ad esempio rifiutando inviti a lungo termine).

Per quanto possa sembrare buffa, la situazione del paruretico non è per niente felice. A causa di tutti gli ostacoli che deve superare ogni giorno, nelle varie situazioni per lui ansiogene, ne deriva automaticamente condizionata la vita sociale. La prima delle conseguenza è che il paruretico tende ad evitare (con dolore e sofferenza) molte esperienze di vita e a limitare il tempo suo disponibile alla vita sociale esterna, influenzando in questo modo negativamente la propria vita. Da qui il passo per la depressione e l' ansia non è lunghissimo. Malgrado l'alto numero di sofferenti, il problema sembra alquanto sconosciuto, probabilmente per la sua natura imbarazzante e spesso per l' idea di essere gli unici a soffrirne.

Il tipico comportamento del paruretico con esigenza di urinare presso un bagno pubblico è quello di sperare di non trovare nessuno, se ciò non accadesse nasconderebbe il suo disagio recandosi al lavello e dopo essersi lavato le mani se ne esce, sentendosi avvilito e con il pensiero fisso del bisogno di urinare. Se invece per sua fortuna non dovesse trovare nessuno, entrerà in bagno e cercherà di sbrigarsi prima che venga qualcuno ( questa fretta però non fa che aumentare l'ansia e può compromettere la minzione).

Ti riconosci in questo comportamento? Allora d'ora innanzi inizia a pensare che non sei più solo, ma che come te ce ne siamo tanti altri.